Via C. A. Dalla Chiesa 16, 95036 Randazzo (CT) - Via XXV Aprile 34, 52100 Arezzo (AR) - P.IVA 04233620873 - C.F. 92019990875 - Mail: info@studiocaggegimazzeo.it 3714444418 Si riceve per appuntamento Lun-Ven: 9:30-12:30; 16:30-19:30

Adempimenti fiscali di un'azienda agricola

adempimenti-fiscali-di-unazienda-agricola
Data
10 gennaio 2024
Inserito da
Studio Caggegi&Mazzeo
Categoria
Agricoltura Fiscalità

a cura del Dott. Emanuele Caggegi

Commercialista per aziende agricole

Un'azienda agricola, così come tutte le altre forme d'impresa che esercitano un'attività lucrativa, deve rispettare per legge, annualmente e in determinate scadenze, degli obblighi di natura fiscale, al fine di garantire un certo gettito erariale tramite il pagamento delle imposte dovute.

Tali obblighi sono più o meno diversi e numerosi a seconda ad esempio della tipologia di contabilità e regime fiscale adottato in sede di costituzione dell'impresa stessa.

L'inosservanza di questi obblighi, o la mancata esecuzione entro i termini di certi adempimenti fiscali, comporta un aggravio di costi e sanzioni a carico dell'azienda o del suo titolare, al fine di sanare la situazione di irregolarità venutasi a creare.

Ma quali sono gli adempimenti fiscali di un'azienda agricola?

Quali obblighi deve rispettare annualmente un'azienda agricola per non incorrere in sanzioni?

Te lo spiego in questo breve articolo.

Partiamo dagli adempimenti in sede di costituzione di un'azienda agricola

Già in sede di costituzione dell'impresa, dopo aver istituito il fascicolo aziendale presso un Centro Autorizzato per l'Assistenza Agricola (patronato agricolo), entro 30 giorni dall'effettivo inizio dell'attività, deve essere comunicata all'Agenzia delle Entrate tale intenzione, indicando tutti gli estremi necessari ad identificare:
- denominazione dell'azienda;
- titolare o legale rappresentante;
- domicilio fiscale, sede dell'attività svolta e ulteriori sedi;
- codice ateco da scegliere tra quelli disponibili al seguente sito;
- data di inizio attività;
- recapiti e altri dati utili.

Dopodiché l'Agenzia delle Entrate rilascerà il certificato di attribuzione del numero di partita Iva o il codice fiscale che rende ufficiale la nascita dell'azienda agricola.
 
Attenzione: per dar vita alla nascita dell'impresa è necessario che l'imprenditore sia in possesso di SPID, posta elettronica certificata (PEC) e firma digitale.

Inoltre, l'azienda dovrà:

1. acquisire la qualifica di Coltivatore Diretto (CD) o Imprenditore Agricolo Professionale (IAP) ai fini della previdenza agricola, ma anche necessaria per ottenere contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati;
2. iscriversi al Registro delle Imprese tenuto presso la Camera di Commercio territorialmente competente;
3. iscriversi all'Inps;
4. iscriversi all'Inail in caso di presenza di collaboratori o di personale;
5. presentare la Denuncia Aziendale all'Inps per essere autorizzati all'assunzione di manodopera agricola.
 
Attenzione: i 5 step appena descritti non sono obbligatori solo nel caso in cui si voglia svolgere l'attività agricola in Regime Iva di esonero (art. 34, comma 6, del D.P.R. n. 633/1972), cioè quando il volume d'affari non supera i 7.000 euro annui.

Per conoscere gli altri regimi fiscali Iva che un'azienda agricola può adottare clicca qui.

Adempimenti fiscali di un'azienda agricola avviata

Adesso, con l'attività avviata, l'azienda agricola si trova di fronte un calendario di scadenze piuttosto variegato dal punto di vista fiscale e contributivo. Vediamo di seguito i principali adempimenti.
 
Mensilmente o trimestralmente viene liquidata l'Iva e precisamente, rispettivamente entro il giorno 16 del mese successivo oppure entro il giorno 16 del secondo mese successivo a ciascuno dei primi tre trimestri solari, cioè 16 maggio, 16 agosto e 16 novembre. Entro il 16 marzo dell’anno successivo vi è invece il versamento del conguaglio relativo all’ultimo (quarto) trimestre.
 
Giunti al 27 dicembre si versa l’acconto IVA, un acconto dovuto per le liquidazioni periodiche di chiusura relativo al mese di dicembre per i contribuenti mensili o al quarto trimestre per i contribuenti trimestrali.

Da queste liquidazioni periodiche Iva scaturisce la prima dichiarazione dei redditi relativa all'Iva, chiamata Dichiarazione Iva da presentare entro il 30 aprile dell'anno successivo.

Ai versamenti periodici Iva si aggiungono anche quelli dei contributi previdenziali obbligatori Inps dovuti dal lavoratore autonomo agricolo (LAA) Coltivatore Diretto (CD) o Imprenditore Agricolo Professionale (IAP).
Il pagamento deve essere effettuato in quattro rate aventi le seguenti scadenze:
  • 1° rata 16 luglio;
  • 2° rata 16 settembre;
  • 3° rata 16 novembre;
  • 4° rata 16 gennaio (dell'anno successivo).
In caso di assunzione di manodopera agricola, il datore dovrà versare anche la contribuzione dovuta per i lavoratori autonomi subordinati (LAS) alle seguenti scadenze:
  • I trimestre - 16 settembre;
  • II trimestre - 16 dicembre;
  • III trimestre - 16 marzo dell'anno successivo;
  • IV trimestre - 16 giugno dell'anno successivo.
Da questi versamenti scaturisce la seconda dichiarazione dei redditi relativa alla certificazione dei redditi erogati ai dipendenti (che devono presentare il modello 730) chiamata Certificazione Unica da presentare entro il 16 marzo dell'anno successivo.
C'è poi la Certificazione Unica relativa alla certificazione dei redditi erogati ai lavoratori autonomi da presentare entro il 31 ottobre dell'anno successivo, insieme al modello 770 utile a comunicare le ritenute operate nell’anno precedente ed i relativi versamenti e compensazioni effettuati, come anche il riepilogo dei crediti.

Dalla corretta tenuta della contabilità scaturisce infine la più importante e riepilogativa dichiarazione dei redditi, il Modello Redditi, da presentare entro il 30 novembre dell'anno successivo e con il quale si liquidano le imposte dovute a saldo e in acconto da versare dal 30 giugno al 30 novembre.

Da non dimenticare anche i versamenti IMU del 16 giugno in acconto e del 16 dicembre a saldo.
 
Questi sono solo alcuni dei più importanti adempimenti fiscali di un'impresa agricola. Ciascuna realtà aziendale è a sé stante e il calendario di scadenze dipende dalla veste giuridica adottata (ditta individuale, società), dal regime contabile scelto, dal tipo di contabilità e da altri fattori da valutare caso per caso.

Pertanto, caro imprenditore, per essere in grado di affrontare scelte consapevoli, è fondamentale richiedere la consulenza specifica di un Dottore Commercialista in grado di valutare quale strada percorrere in base alle tue reali esigenze.

Se ti interessa saperne di più sul settore agricolo, clicca qui per scaricare gratuitamente il nostro e-book sul settore agricolo in pillole, una mini guida, semplice, chiara e senza tecnicismi vari, che ti aiuterà a comprendere le sfaccettature contabili e fiscali di questo splendido settore.

 
Tutto chiaro fin qui?

Per maggiori informazioni su come gestire la tua attività agricola o se devi avviare un'impresa agricola, clicca qui per ricevere una consulenza fiscale per imprese agricole.

Se ti è piaciuto l'articolo, condividi o lascia un commento.
CATEGORIE
IN EVIDENZA
TAG
Richiedi

una consulenza su misura

Scegli la tipologia di Consulenza
Powered by Passepartout
Designed by Studio Associato Caggegi&Mazzeo