a cura del Dott. Adriano Caggegi
Cosa bisogna sapere per un uso corretto dei prodotti fitosanitari?
Per poter utilizzare i prodotti fitosanitari in modo corretto, razionale e rispettoso della salute dell’uomo e dell’ambiente è di fondamentale importanza seguire sempre le indicazioni riportate in etichetta e nella scheda di sicurezza rilasciata obbligatoriamente dal rivenditore autorizzato.
Tempo di carenza o intervallo di sicurezza, rappresenta il numero minimo di giorni che deve intercorrere tra l’ultimo trattamento e la raccolta del prodotto o tra l’ultimo trattamento (se eseguito in post-raccolta) e la commercializzazione del prodotto qualora lo stesso fosse immagazzinato. Il tempo di carenza è sempre indicato in etichetta e varia a seconda del tipo di prodotto impiegato e della pianta su cui si esegue il trattamento. Il rispetto del tempo di carenza è importante al fine della degradazione del prodotto fitosanitario il quale consente di ottenere un livello di residuo massimo accettabile;
Residuo, è la quantità di sostanza attiva che rimane nei prodotti agricoli in un momento successivo alla raccolta, il cui limite è fissato per legge;
Tempo di rientro, è il tempo che intercorre tra il trattamento e il rientro nell’appezzamento senza Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). Se non è indicato in etichetta in genere è di 48 ore;
Spettro d’azione, è la capacità di un prodotto fitosanitario di essere efficace su un’ampia varietà di patogeni;
Selettività, è la capacità di un prodotto fitosanitario di agire solo su un determinato organismo dannoso, senza provocare danni alle colture e agli insetti utili;
Fitotossicità, è l’insieme di manifestazioni tossiche che si possono verificare sulla coltura a causa di un uso scorretto dei prodotti fitosanitari o vengono impiegate dosi maggiori di quelle indicate in etichetta;
Persistenza d’azione, rappresenta il tempo entro il quale il prodotto fitosanitario si mantiene efficace nei confronti del parassita da combattere, generalmente espresso in giorni.
Resistenza al dilavamento, è la capacità di un prodotto fitosanitario di opporsi alla sua rimozione da parte della pioggia. Tale resistenza aumenta se il prodotto viene miscelato con adesivanti.
Compatibilità, è la possibilità che due o più sostanze attive hanno di poter essere usate in miscela, senza perdere la loro attività specifica o senza diventare nocive per le piante o per l’ambiente. Tale parametro è sempre indicato in etichetta.
Prima di acquistare un prodotto fitosanitario (esauritesi tutte le tecniche di difesa a ridotto impatto ambientale) l’utilizzatore professionale deve conoscere tutte le indicazioni sopracitate in modo da impiegare il giusto prodotto nelle giuste dosi per ottenere la massima efficacia d’azione con il minor numero di trattamenti. Inoltre si ritiene evidenziare in questa sede che i trattamenti chimici devono essere alternati durante l’annata evitando l’impiego dello stesso principio attivo al fine di ridurre la possibilità di sviluppo di linee di resistenza del patogeno per la quale il trattamento non ha più effetto.
Occhio alla nuova etichettatura !!!
Con la nuova legislazione (Regolamento CE n.1272 del 2008 (CLP – Classification, Labeling and Packaging) i prodotti fitosanitari subiscono una quasi totale modifica in termini di etichettatura e tutti gli utilizzatori professionali sono tenuti a riconoscere i nuovi pittogrammi e le nuove frasi di rischio. Si ricorda che la nuova etichetta con classificazione CLP entra in vigore a decorrere dal 1 giugno 2015. I prodotti fitosanitari con la vecchia etichettatura possono essere distribuiti ed utilizzati fino al 31 maggio 2017, dal 1 giugno 2017 si troveranno in commercio solo i prodotti con la nuova etichettatura. Bisogna diffidare da chiunque distribuisce prodotti con la vecchia etichetta dopo il 1 giugno 2017, prodotti sfusi o con contenitori danneggiati e/o aperti.
Con la nuova classificazione scompaiono le frasi che indicano i potenziali pericoli (molto tossico, tossico, nocivo, irritante e non classificato) e vengono utilizzate solo due parole PERICOLO e ATTENZIONE, il primo per categorie di pericolo più gravi mentre il secondo per categorie di pericolo meno gravi.
Nella precedente classificazione a tali frasi vi erano associati dei simboli raffigurati all’interno di un quadrato arancione bordato di nero.
Nella nuova classificazione invece vengono utilizzati pittogrammi raffigurati all’interno di un rombo bordato di rosso con sfondo bianco.
Inoltre all’interno dell’etichetta si possono trovare le indicazioni di pericolo (ovvero una frase attribuita a una classe e categoria di pericolo che ne descrive la natura es. può provocare o aggravare un incendio) e i consigli di prudenza (una frase che ne descrive le misure per ridurre al minimo o prevenire il pericolo es. proteggere dai raggi solari).
Un documento di fondamentale importanza è rappresentato dalla scheda dati di sicurezza (SDS) che ogni prodotto fitosanitario possiede e che il rivenditore autorizzato è obbligato a rilasciare all’acquirente al momento dell’acquisto. Tale scheda si compone di 16 sezioni che riportano indicazioni di carattere generale del prodotto, le informazioni riguardanti i rischi per la salute umana e le norme di primo soccorso, le proprietà fisico-chimiche della sostanza attiva, le modalità di trasporto del prodotto fitosanitario e gli accorgimenti per mitigare eventuali impatti negativi (sversamenti accidentali e smaltimento).
Nel prossimo
numero scopriremo le modalità di trasporto e conservazione dei prodotti fitosanitari e lo smaltimento finale dei rifiuti.
Tutto chiaro fin qui?
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