a cura del Dott. Emanuele Caggegi
Il mondo delle criptovalute è in continua espansione e anche in Italia la loro popolarità è in aumento. Tuttavia, la normativa fiscale che regola questo settore è complessa e soggetta a frequenti aggiornamenti. Per questo motivo, è fondamentale comprendere appieno come funziona la tassazione sulle criptovalute nel nostro paese. Questa guida completa ti fornirà tutte le informazioni necessarie per orientarti nella giungla fiscale delle valute digitali.
Criptovalute: cosa sono e come vengono classificate in Italia
La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto una definizione precisa di "cripto-attività", identificandole come rappresentazioni digitali di valore o diritti trasferibili e memorizzabili elettronicamente tramite tecnologie come la blockchain. Ai fini fiscali, le criptovalute sono considerate "redditi diversi".
Plusvalenze: quando si pagano le tasse sulle criptovalute
Le plusvalenze, ovvero i guadagni derivanti dalla vendita, prelievo o permuta di criptovalute, sono tassate solo quando superano la soglia di esenzione di 2.000 euro in un anno fiscale. L'imposta si applica sull'intero ammontare delle plusvalenze e non solo sulla parte eccedente la soglia.
Aliquota fiscale: quanto si paga di tasse sulle criptovalute
L'aliquota fiscale applicata alle plusvalenze derivanti dalle criptovalute è del 26%. Si tratta di un'imposta sostitutiva, simile a quella applicata ad azioni e altri strumenti finanziari.
Dichiarazione dei redditi: dove vanno indicate le criptovalute
Per dichiarare le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dalle criptovalute, è necessario compilare il quadro RT del modello Redditi Persone Fisiche. I dettagli delle operazioni vanno inseriti nei righi RT81, RT82 e RT83. L'imposta sostitutiva da versare va indicata nel rigo RT86.
Monitoraggio fiscale: l'Importanza del quadro RW
Indipendentemente dalla soglia di esenzione e dalla realizzazione di plusvalenze, tutte le criptovalute possedute devono essere dichiarate nel quadro RW del modello Redditi. Questo adempimento serve a monitorare le attività detenute all'estero, tra cui rientrano anche le criptovalute.
Novità legge di bilancio 2023: imposta sul valore e regolarizzazione
La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto due importanti novità:
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Imposta sul Valore delle Cripto-attività: pari al 2 per mille del valore detenuto al 31 dicembre di ogni anno; si applica in assenza di un intermediario residente che applichi l'imposta di bollo.
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Regolarizzazione delle Posizioni Pregresse: è possibile regolarizzare le criptovalute non dichiarate in passato, versando un'imposta sostitutiva del 3,5% sul valore al 31 dicembre 2021 e una sanzione dello 0,5% per ogni anno fino al 2023.
Attività di mining e staking: come vengono tassate
I redditi derivanti da mining e staking sono considerati "redditi diversi" e devono essere dichiarati nel quadro RL del modello Redditi.
Conclusioni
La tassazione delle criptovalute in Italia è in continua evoluzione. La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto importanti novità che richiedono un'attenta analisi. Per evitare errori e sanzioni, è fondamentale affidarsi a un professionista del settore o consultare l'Agenzia delle Entrate per ricevere informazioni aggiornate e personalizzate.
Tutto chiaro fin qui?
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